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IL MIO LAVORO

Oltre 40 anni di esperienza, studio e dedizione alla viticoltura piemontese per una consulenza specialistica alle aziende vitivinicole, il cui fine è ottenere le migliori soluzioni in merito a:

Sostenibilità

Il perseguire la migliore produzione con il minor impatto ambientale.

Produttività

Aumentare la qualità e quantità del risultato produttivo.

Standardizzazione

Conseguimento di una produzione costante nelle successive annate.

Longevità

Produttiva e qualitativa del vigneto.

Tutto questo è perseguibile, con modalità differenti in relazione alle caratteristiche dei vigneti,

attraverso queste azioni specifiche:

Recupero della potenziale fertilità naturale del suolo

Forma di allevamento e potatura (conservazione della massa legnosa)

Fisiologia e fenologia della massa vegetativa (prevenzione dalle fisiopatie)

Differenziazione produttiva in merito alla fertilità del suolo.

Nella pratica operativa di campagna, sovente si rilevano tra i vigneti anomalie, quali ad esempio l’insufficienza dell’apparato radicale (portinnesto non corretto), la perdita di fertilità (effetto di livellamenti eccessivi), gli squilibri nutrizionali propri per le caratteristiche del terreno. Gli effetti negativi di parte di queste insufficienze possono essere ridotti o contenuti. In ogni modo, prima di definire modelli ordinari di coltivazione del vigneto mirati a massimizzare qualitativamente la produzione, è bene procedere al recupero nella maggior misura delle anomalie ricorrenti.

I primi passi per un’azione di successo, sono quindi:

Studio del vigneto con evidenziazione delle ricorrenti fisiopatie

Progettazione di un programma colturale di recupero

IL MIO APPROCCIO

La Sostenibilità

Il termine “sostenibilità” è ormai molto diffuso in tutti i settori della produzione. Il suo vero significato non è tuttavia così ben definito. Parlare di sostenibilità in un’attività industriale, ad esempio, potrebbe significare produrre con il minor dispendio di risorse. In agricoltura e in viticoltura in particolare, si può intendere la sostenibilità come il perseguire la migliore produzione con il minor impatto ambientale.

In agricoltura, ipotizzare un impatto ambientale pari a zero è un’utopia e falsità, non foss’altro perché la coltivazione tende sempre ad imporre alle regole della natura schemi assai differenti: densità e omogeneità d’impianto (vigneti), modello vegetazionale pre-impostato (forma di allevamento) e via dicendo …

COS’É LA SOSTENIBILITÀ?

“La coltivazione, volta all’ottenimento di un congruo risultato produttivo, attenta alle scelte più oculate, affinché vi sia minor contrasto possibile con gli equilibri che la natura in quel luogo spontaneamente ha definito”.

Diversi tipi di terreno, pendenza, la possibilità d’impiego delle macchine, la dimensione e forma degli appezzamenti, richiedono modelli colturali specifici per ogni realtà vinicola che voglia contenere l’impatto ambientale e, allo stesso tempo, ottenere risultati produttivi soddisfacenti.

Il significato di SOSTENIBILITÀ implica così uno studio e un progetto specifico per ogni realtà viticola al fine di ricercare l’equilibrio ideale tra: affinità all’ambiente, produzione ed economia.

La Sostenibilità in Punti:

Produzione con il minor impatto ambientale

Sostenibilità delle opere colturali a protezione degli operatori di campagna

Salubrità dell’uva nei confronti del consumatore, valorizzando le azioni colturali di prevenzione e resistenza naturale ai parassiti

IL MIO METODO

Metodi di Coltivazione per Migliorare
la Qualità dell’Uva

Seguire un vigneto per il suo ciclo stagionale o per un tratto di esso, richiede un approccio particolare, capace di fornire le maggiori informazioni e di poterle porre in correlazione.

Sulla base dell’esperienza professionale che ho avuto modo di vivere, ho elaborato due differenti modalità:

Metodo Vegetazionale

OBIETTIVO:
Espressione nell’uva dell’unicità dell’ambiente pedoclimatico.

Consiste nel gestire la massa verde dell’intera spalliera in modo tale da conseguire nel tempo stagionale più breve, ma duraturo, questo traguardo fogliare.

Tanti sono gli accorgimenti da adottare, che tuttavia non richiedono maggiore impegno, anzi, adottare questo modello comporta un risparmio di ore di lavoro manuale e la conclusione di quest’ultimo in anticipo.

La considerazione basilare su cui il metodo si fonda è la sostanziale differenza di velocità di crescita dei germogli primari e delle femminelle. La formazione di queste ultime, legata ad un periodo climatico più favorevole, è rapida e ne consegue che le foglie ai primi nodi di esse sono molto simili come tempi di sviluppo. Una foglia di vite, dalla sua formazione al conseguimento della piena efficienza fotosintetica (adulta), impiega mediamente 30 giorni circa.

Avvalersi pertanto di questa massa fogliare gestendola in modo ottimale vuol dire dare alla pianta una potenzialità di sintesi notevolmente superiore rispetto all’ordinarietà della coltivazione.

PREMI SULLA FIGURA PER LA DIDASCALIA

PREMI SULLA FIGURA PER LA DIDASCALIA

PREMI SULLA FIGURA PER LA DIDASCALIA

Metodo Fenologico

OBIETTIVO:
Livelli qualitativi e quantitativi standard ad ogni annata.

PREMI SULLA FIGURA PER LA DIDASCALIA

La fenologia delle piante è la successione delle numerose tappe che esse attraversano nell’intero loro ciclo annuale. Si succedono così in sequenza rigida la prima fase del germogliamento, la seconda fase del germogliamento, la crescita dei grappoli fiorali, la fioritura e poi tutte le altre.

È evidente che quanto indicato a titolo di esempio sono passaggi macroscopici. Nella realtà, le tappe sono numerosissime e sempre coinvolgono, pur in differente modo l’intera fisiologia della pianta.

Attività radicale, attività fogliare, maturazione dell’uva, formazione del legno sono funzioni tra loro strettamente interconnesse.

Ogni anno, pur essendo rigorosa la sequenza delle tappe fenologiche, in relazione ai molti condizionamenti esterni (terreno-clima) le singole fasi possono mutare per epoca d’inizio, durata e qualità.

Il metodo fenologico è volto a perfezionare l’accumulo degli elaborati negli acini indipendentemente dall’andamento della stagione.

Con l’applicazione di questo metodo si tende ad ottenere livelli qualitativi standard in ogni annata.

Si basa sull’analisi attenta di:

  1. annotazione dati meteo
  2. evoluzione fenologica nell’annata
  3. rilevazione delle anomalie
  4. ricerca di opere colturali correttive o compensative.

IL MIO LAVORO

Sono un agronomo con oltre 40 anni di esperienza dedicata quasi interamente alla viticoltura piemontese.
Supporto le aziende vitivinicole con un percorso di consulenza specialistica e di controllo delle pratiche colturali in atto al fine di ottenere le migliori risposte in merito a:

Tutto questo è perseguibile, con modalità differenti in relazione alle caratteristiche dei vigneti,

attraverso queste azioni specifiche :

Recupero della potenziale fertilità naturale del suolo

Forma di allevamento e potatura (conservazione della massa legnosa)

Fisiologia e fenologia della massa vegetativa (prevenzione dalle fisiopatie)

Sostenibilità

Il perseguire la migliore produzione con il minor impatto ambientale.

Produttività

Aumentare la qualità e quantità del risultato produttivo.

Standardizzazione

Conseguimento di una produzione costante nelle successive annate.

Longevità

Produttiva e qualitativa del vigneto.

Studio del vigneto con evidenziazione delle ricorrenti fisiopatie

Progettazione di un programma colturale di recupero

Differenziazione produttiva in merito alla fertilità del suolo.

Nella pratica operativa di campagna, sovente si rilevano tra i vigneti anomalie, quali ad esempio l’insufficienza dell’apparato radicale (portinnesto non corretto), la perdita di fertilità (effetto di livellamenti eccessivi), gli squilibri nutrizionali propri per le caratteristiche del terreno. Gli effetti negativi di parte di queste insufficienze possono essere ridotti o contenuti. In ogni modo, prima di definire modelli ordinari di coltivazione del vigneto mirati a massimizzare qualitativamente la produzione, è bene procedere al recupero nella maggior misura delle anomalie ricorrenti.

I primi passi per un’azione di successo, sono quindi:

CONSULENZE

Consulenza tecnica viticola durante il ciclo stagionale
(Continuativa)

Questo tipo di consulenza, continuativa nel corso dell’intero ciclo vegeto-produttivo della vite, necessita di reciproca piena collaborazione tra l’Azienda e l’Agronomo consulente, al fine di perseguire nel modo più conveniente l’obiettivo di ottimizzare la produzione e la coltivazione del vigneto a misura delle esigenze della Azienda medesima.

Assistenza Tecnica di Coltivazione

L’assistenza tecnica aziendale nel corso dell’intero anno riguarda tutte le operazioni svolte in vigneto, a seguito delle condizioni fisiologiche e sanitarie del momento. Detta consulenza viene svolta in stretta collaborazione con l’Azienda al fine di assecondare nel migliore dei modi i modelli e le opportunità di lavoro che essa ha già predisposto.
Trattandosi di un impegno di lavoro continuativo nella stagione, le modalità, i tempi e le disponibilità operative potranno essere valutate insieme all’Azienda.

Controlli Fenologici e Fisiologici Stagionali in Vigneto

Ogni anno e ogni periodo fenologico mutano le circostanze che possono indurre patimenti temporanei o permanenti (quali le carenze nutrizionali, gli stress idrici, gli stress di calore, gli squilibri vegetativi, ecc…).
In questi e altri casi, interventi curativi non hanno solitamente effetto in quanto agiscono sullo stato di sofferenza già avanzato. Fondamentale è la prevenzione, previo riconoscimento anticipato delle situazioni a rischio.
Il controllo dello stato fisiologico nelle varie tappe di sviluppo è importante, al fine di ovviare alle problematiche che ricorrono ogni anno.

Difesa Fitosanitaria con sistema convenzionale/integrato

La diagnosi precoce dell’infezione o infestazione di patogeni consente cure fitoiatriche più efficaci e di sostenibilità, essendo gestite principalmente sulla prevenzione. In affiancamento ad esse, fondamentali risultano essere le scelte colturali utili al contenimento dei parassiti.

Difesa fitosanitaria con sistema biologico

Con questa strategia, per il controllo dei parassiti le azioni agronomiche e colturali divengono basilari al fine di migliorare l’efficacia della difesa. Diviene quindi necessario organizzare un progetto di coltivazione esclusivo per ogni azienda.

Vecchi vigneti recupero e ristrutturazione

In molti terreni la presenza del vecchio vigneto rappresenta un valore aggiunto da conservare. L’invecchiamento nel vigneto è progressivo e accelera proporzionalmente alla sua difformità.
In questi casi sono necessarie strategie di coltivazione apposite al fine di conservare nella migliore efficienza l’impianto nel tempo. In caso di vigneti assai deteriorati, è anche possibile valutare un’opera di ristrutturazione.

Gestione della nutrizione

La vite coltivata in vigneto è sovente esposta a sofferenze di tipo nutrizionale a seguito del suo particolare modello vegetativo.

Non sempre i nutrimenti nel suolo sono sufficienti al suo equilibrio. L’integrazione tra la parte epigea e quella ipogea diviene così basilare. La compensazione tra la nutrizione per via radicale e quella per via fogliare è talvolta strategica.

Consulenza tecnica viticola per argomento
(Occasionale)

  • Progettazione in azienda di specifici modelli colturali.
  • Problemi che si evidenziano nella stagione quali la valutazione di particolari stati di sofferenza parassitari o indotti da eventi meteorici e ambientali devono essere identificati per l’origine e l’entità predisponendo interventi di soccorso compensativi.

In questi casi, il sopralluogo è circostanziato alla specifica necessità:

Viticoltura di Sostenibilità – (Progetto Aziendale)

Insieme di pratiche colturali e di difesa volte alla migliore tutela ambientale.

Viticoltura di Precisione – (Progetto Aziendale)

Pratiche colturali differenziate sulla base delle differenti potenzialità dei vigneti.

Biodiversità Micro-Ambientale

La biodiversità si compone di fauna di flora e di microambienti. Importante è valorizzare quanto naturalmente c’è, senza ostacolarlo con le pratiche di coltivazione.

Nutrizione Fogliare e Bio-Stimolazione

Vi sono vigneti che, per i caratteri del suolo, non rispondono in modo adeguato alle pratiche colturali. In questi casi, è necessaria una predisposizione di nutrizione fogliare continua.

Nuovo Impianto

  • Scelta del portinnesto
  • Stabilizzazione del terreno
  • Ammendamento
  • Analisi delle irregolarità di superficie del suolo

Analisi dei Suoli

• Ispezione dell’area – assistenza prelevamento campioni
• Lettura analisi chimico-fisica e predisposizione degli interventi colturali

Diagnostica Fitosanitaria e Fisiopatologica

  • Identificazione del fattore parassitario o di fisiopatia
  • Consulenza sulla strategia d’intervento

Pratiche Colturali Straordinarie

A seguito di eventi traumatici, quali la grandine, il fulmine, attacchi parassitari massicci, si ricorre a pratiche colturali specifiche per il ripristino del benessere fisiologico delle piante e della loro regolarità fenologica.

Esperienze & Testimonianze

Iniziamo a Collaborare

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